domenica 30 gennaio 2011

Il contatore del debito pubblico


L’orologio aggiorna ogni 3 secondi la stima dello stock di debito, che si basa su – e viene continuamente corretta con – i rapporti mensili della Banca d’Italia. In questo modo vogliamo aiutare i cittadini a capire cosa si intende, quando si dice che siamo gravati di un debito pari a circa il 120 per cento del prodotto interno lordo. Per rendere il concetto ancora più chiaro, basta considerare che questo debito a 13 cifre (valore riferito al 31 luglio 2010) equivale a circa 30.724 euro per ogni italiano, inclusi neonati e ultracentenari, ovvero 80.327 euro per ogni occupato. Tra gennaio e luglio 2010 il debito pubblico è aumentato di 50.100.143.820 euro, più di 7 miliardi al mese, 236 milioni al giorno, quasi 10 milioni di euro all’ora, 164.112 euro al minuto. Ogni secondo, questo debito immenso è cresciuto di 2.735 euro, più di quanto guadagni una famiglia media in un mese.


mercoledì 26 gennaio 2011

Giornata della memoria

La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonchè coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
 Non dimentichiamo mai ciò che è successo per far si che non avvenga mai più!

Nuovo disegno di legge sull'etichettatura alimentare

martedì 11 gennaio 2011

Come risparmiare soldi

I soldi non bastano mai e guadagnare di più ottenendo aumenti di stipendio o svolgendo contemporaneamente un secondo lavoro, oppure trovandone un'altro meglio retribuito, non è una cosa tanto facile da realizzare. Anche il ricorso eccessivo ed indiscriminato al credito personale, come dimostrano le notizie di carattere finanziario, presenta costi e rischi sempre più elevati. Eppure, per avere più denaro a propria disposizione, mantenendo stabile il proprio tenore di vita, basterebbe semplicemente risparmiare sul costo degli acquisti, soprattutto per quei beni di consumo quotidiano che si comprano più di frequente. Molti credono però, che, per spendere meno, sia sempre necessario comprare prodotti di scarsa qualità o scadenti, ma non è più così.  Oggi, infatti, è più facile trovare prodotti di marca e di qualità a prezzi più bassi e convenienti perché ormai, quasi tutte le attività commerciali, anche il piccolo negozio sotto casa, effettuano spesso campagne di offerte speciali e sconti. Inoltre, in particolare nei grandi centri urbani, ci sono molti negozi che realizzano periodicamente vendite promozionali e saldi oppure vere e proprie svendite o liquidazioni. Per risparmiare, quindi, senza dover rinunciare alla qualità, è necessario solamente sapere dove acquistare quello che si desidera. 
Allo scopo di ridurre al minimo l'impegno e il tempo necessari a trovare, confrontare ed infine scegliere, tra le varie occasioni di risparmio, quella maggiormente vantaggiosa, il seguente sito: OffertePromozioniSconti.com presenta, in elenchi suddivisi per categoria merceologica, tutte le offerte, le promozioni e gli sconti reperibili su Internet di migliaia di punti vendita sparsi su tutto il territorio nazionale.  Nell'era del "Web" e della "Tecnologia dell'Informazione" non possiamo più aspettare che ci finisca davanti agli occhi un messaggio pubblicitario di promozioni in corso attraverso la televisione, i giornali, le affissioni o uno dei milioni di volantini distribuiti, ogni giorno nelle cassette della posta. Adesso siamo noi che possiamo finalmente trovare i prodotti che vogliamo al prezzo più basso e conveniente, basta soltanto darsi un po' da fare.

domenica 9 gennaio 2011

Spese conto corrente



Cliccando su "I fondamentali del conto corrente", accederai alla pagina del sito Centro Tutela Consumatori Utenti Alto Adige,  dove potrai vedere quali sono le principali spese di un conto corrente bancario, gli interessi attivi e passivi, alcune risposte a comune domande e altri consiigli  

mercoledì 5 gennaio 2011

Più luce con meno energia e meno soldi!


Nell'Unione Europea le lampadine a incandescenza vengono sostituite da dispositivi di illuminazione a più alta efficienza energetica, che ci consentono di risparmiare sulla bolletta.

martedì 4 gennaio 2011

INFLAZIONE 2010/ Istat, prezzi al consumo in volata


Nello scorso mese di dicembre  Italia l’indice dei prezzi al consumo ha fatto registrare un incremento dello 0,4% rispetto a novembre 2010, e dell’1,9% rispetto al mese di dicembre 2009. Si tratta del dato più alto dal dicembre 2008. E’ questa la stima sull’andamento dei prezzi nel nostro Paese a cura dell’Istituto Nazionale di Statistica (Istat).
Buona parte della fiammata inflazionistica è da attribuire al costo dei carburanti. I prezzi della benzina sono saliti del 9,8% (6,1% a novembre) su base annua e del 2,5% su base mensile. Ancora più marcata l'impennata dei prezzi del gasolio per auto, aumentato del 14,5% (+10% a novembre) in termini tendenziali e del 3% sul piano congiunturale. Per quanto riguarda il Gpl l'indice ha registrato un rialzo del 21,3% (+20,2% a novembre) su base annua e del 6,5% su base mensile. Quanto al gasolio da riscaldamento, a dicembre ha segnato un aumento del 14,3%.
Trattasi di dati che stanno contribuendo ad alimentare le preoccupazioni delle Associazioni dei Consumatori, le quali di questo passo, senza interventi incisivi da parte del Governo, prevedono purtroppo dal fronte del carovita un 2011 addirittura peggiore. D’altronde, tra i tanti rincari, la stangata 2011 a carico delle famiglie dovrebbe essere pari, secondo le stime dell'Osservatorio Nazionale Federconsumatori, a 1.016 Euro a famiglia.

lunedì 3 gennaio 2011

ESTONIA NELL'EURO DAL 1° GENNAIO 2011

L’anno 2011 si apre con l’ingresso dell’Estonia nel sistema della moneta unica. L’Estonia è il 17° Stato ad avere l'Euro ed è il paese più povero della zona euro ma ciò nonostante il suo ingresso nel club della moneta unica è stato avvallato da Bruxelles con grande considerazione. I conti pubblici del piccolo paese baltico sono risultati talmente in ordine da porsi come un'anomalia nel quadro europeo, composto da sconfinati deficit e debiti pubblici. 

Rischio d’inflazione

Certo l’arrivo dell’euro non è stato gradito a tutti gli estoni ma la capitale Tallin, fermi restano i timori e le avversioni di una parte del suo popolo, ha dimostrato piena fiducia all’euro, con l’unica premura che bisognerà tener d’occhio la minaccia di un’inflazione.
Per vedere nuovi ingressi dopo quello dell’Estonia bisognerà aspettare alcuni anni, Lettonia e Lituania sono attese in area euro per il 2014, mentre Ungheria, Repubblica ceca e Polonia, continuano a prendere tempo.